venerdì 15 gennaio 2010
San Costanzo, a teatro "Le nozze"
Torna al teatro La Concordia, “Scenaridens”, la stagione teatrale dedicata alla comicità, promossa dalla Provincia di Pesaro e Urbino, dal Teatro Stabile delle Marche e dal Comune di San Costanzo. L’appuntamento è per sabato alle 21.15, con il Laboratorio teatrale Officina, diretto da Fabrizio Bartolucci, che presenterà “Le nozze” di Bertolt Brecht.
Lo spettacolo, esilarante farsa dai toni impietosamente grotteschi ispirata ad uno dei primi scritti teatrali del giovane Brecht, “Le nozze dei piccoli borghesi”, è la storia di un agghiacciante pranzo di nozze casalingo, ritmato dall’incedere delle portate: merluzzo, budino con panna, paste, crema, vino dolce e poi l’immancabile brindisi: ‘Viva gli sposi!’.
In scena, sospesi in un’atmosfera da primi anni ‘70, gli attori del Laboratorio teatrale Officina (realizzato nell’ambito delle attività del Laboratorio Linguaggi promosse dal Teatro Stabile delle Marche): Jessica Tonelli, Giorgio Sebastianelli, Maria Letizia Righi, Gabriele Volz, Maddalena Paolini, Giorgio Del Moro, Giannina Barazzutti, Viviana Antonioli, Marco Angeletti e Sergio Mallucci.
Un crescendo di accadimenti in cui protagonisti svelano al pubblico i lati più meschini della loro realtà e riportano con feroce lucidità gli sposi alla prospettiva della loro imminente vita matrimoniale. Come ad ogni appuntamento di stagione, nel foyer del teatro, il pubblico troverà Il Teatro che si legge, uno spazio tutto dedicato alla letteratura teatrale.
Una bella occasione per consultare e acquistare i testi degli autori degli spettacoli in cartellone, saggi, biografie e pubblicazioni varie sullo spettacolo dal vivo.
La stagione di Scenaridens a San Costanzo continua, sabato 27 febbraio, con la brava e divertente Alessandra Faiella interprete di “Sesso? Grazie tanto per gradire” di Franca Rame, Dario e Jacopo Fo. Si prosegue sabato 20 marzo, con la comicità surreale di Nuzzo di Biase live show e si conclude, giovedì 1 aprile, con “Trenta”, il nuovo spettacolo del grande Giobbe Covatta, ispirato alla Carta dei Diritti dell’Uomo.
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