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martedì 13 gennaio 2009

San Lorenzo in Campo, da Sebastianelli un siluro al Sindaco Di Francesco


“Mi ero ripromesso di non intervenire sulla situazione politica laurentina, ma visti anche alcuni articoli di stampa è mio dovere far chiarezza”.

Giulio Sebastianelli, ex segretario del Pd locale rompe il silenzio e analizza gli ultimi fatti che hanno provocato un vero e proprio terremoto politico nell’Amministrazione comunale e non solo.
“Benzina sul fuoco, questo è stato l’effetto delle dimissioni del vice Sindaco Nancy Feduzi, maggior esponente del Pd laurentino. Dimissioni che hanno portato alla luce le difficoltà nei rapporti tra il Sindaco Di Francesco e la sua maggioranza con il Pd. Crisi iniziata tempo fa ma passata sottobanco, con le dimissioni di Lamberto Barbadoro da capogruppo di maggioranza e del suo successore Caprini anche da consigliere. Da parte del primo cittadino ci doveva essere una riflessione sul perché di questi fatti, invece di trincerarsi dietro illazioni a dir poco infantili, dove si accusano i “dissidenti” di aver fatto certe scelte solo per la voglia di fare “il sindaco”. Capirà da solo, come comprenderanno i cittadini che queste accuse non reggono, fanno ridere. Più volte sono stati mandati segnali, ma purtroppo il sindaco ha fatto orecchie da mercante invece di capire e agire per evitare la babele di oggi. Sapeva benissimo che da parte del Pd c’era la disponibilità alla sua riconferma nella prossima legislatura, ma i comportamenti da lui adottati hanno portato a un crescendo di malcontento e alla situazione politica di oggi. Non si tratta di losche e meschine macchinazioni da parte di alcuni, come il Sindaco e alcuni esponenti della maggioranza vogliono far credere. Nessuno è interessato alla sua poltrona. Quando Di Francesco accusa il Pd di aver remato contro l’amministrazione dice una cosa falsa e mistifica la realtà dei fatti. Il Pd si è sempre mosso per e non contro. E il più delle volte a lui questo dava fastidio. Ancora non abbiamo capito il perché. L’accusa che spesso abbiamo mosso al Sindaco è stata quella di tergiversare sui problemi, di rimandare decisioni, piazza, ex scuola media, palestra, di non dare un senso programmatico generale e allontanare le persone che potevano essere una risorsa per lui e l’amministrazione. In politica è preferibile essere giudicati per le scelte che si compiono o si contribuisce a far compiere piuttosto che per non saper scegliere e rimandare sempre. Credo che il motto di Di Francesco a un certo punto sia stato “Divide et Impera”, dividi e comanda e questo gli è riuscito molto bene”. Sebastianelli poi guarda alle elezioni di giugno. “In un articolo si parla di una possibile alleanza di Di Francesco con l’ex Sindaco Grottaroli, significherebbe la fine della politica. Come pensa di giustificare questa scelta dopo averlo combattuto per cinque anni? Ma per la poltrona si fa tutto, é questo che dirà ai cittadini?”

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