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mercoledì 14 gennaio 2009

Mondolfo, per la minoranza un bilancio "sbiadito"


Stasera in consiglio si approverà il bilancio di previsione 2009. L’opposizione è critica. “Parte della documentazione – spiega il consigliere Francesco Bassotti – è arrivata il 9 gennaio ultimo giorno per presentare emendamenti. Anche i Revisori dei Conti hanno tuonato contro i ritardi che impediscono di svolgere un’analisi della programmazione finanziaria. La maggioranza non rispetta le regole. Come possiamo dare il nostro contributo previsto dalla legge? Perché il Segretario comunale non interviene per garantire i diritti dei consiglieri? Le aspettative di cittadini e operatori economici sono ancora deluse. Il bilancio è una fotocopia, l’ha detto anche il Sindaco, sbiadita dei precedenti: si occupa solo di ordinaria amministrazione. Non c’è traccia del programma elettorale pieno di promesse della giunta Cavallo. Solo briciole per il turismo e per la cultura, due settori fondamentali per il nostro territorio. La Giunta ha tagliato i contributi per le manifestazioni culturali (-13%), ha tagliato i contributi per la promozione turistica (-22%) E intanto presenze e arrivi continuano a calare (-6,60% e -8,86%) e, cosa ancor più grave, ha tagliato anche i fondi destinati al sociale (-10%)! Ci sono ancora troppe spese che invece andrebbero tagliate: quelle per l’energia elettrica sono aumentate del 5% per un totale di euro 220.000 euro, troppe spese per enti carrozzoni come l’Unione dei Comuni (540.000euro!) che in tanti anni è riuscita a consorziare solo pochissimi servizi, mentre è ferma la lotta all’evasione e sono minimi gli oneri di urbanizzazione a causa di un PRG dormiente nei cassetti del Comune”. Prosegue il capogruppo Carlo Diotallevi. “In sintesi il Comune per fare quadrare il bilancio è dovuto ricorrere anche quest’anno alla vendita di immobili di proprietà comunale (ex asilo di via Giove ed ex Pescheria sul lungomare) e questo ha provocato la sonora bocciatura ufficiale da parte sia dei Revisori dei conti che della Corte dei Conti: si vendono i “gioielli” di famiglia per finanziare la spesa corrente e far quadrare il bilancio ma non si “intraprendono efficaci, significative e strutturali azioni di riduzione della spesa corrente e dell’indebitamento complessivo” (Revisori dei Conti). Il problema è che si vendono beni immobili del comune per spese correnti ma non si investe nel territorio: Che fine ha fatto il nuovo cimitero? Che fine ha fatto l’ampliamento delle scuole? Che fine ha fatto l’impegno per l’ambiente e per il turismo e per il sociale? Che fine hanno fatto le strutture sportive promesse da Cavallo? La Giunta di centrosinistra come sempre ha pronta la solita risposta: la colpa è del Governo Berlusconi che con il taglio dell’ICI riduce gli stanziamenti ai Comuni, ma se si legge il bilancio ci si accorge che gli stessi sono rimasti pressoché invariati infatti la variazione prevista per gli stanziamenti dallo Stato centrale è solo del 2.6% per un importo di circa 30.000 euro. Squallido! La realtà è che in questi decenni le amministrazioni Sgammini, Solazzi e ora a Cavallo hanno fatto solo i propri interessi politici aumentando le spese e impoverendo il territorio e oggi siamo costretti a vendere le proprietà comunali per sopravvivere: finite queste la resa dei conti sarà vicina”.

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