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lunedì 6 dicembre 2010

Ubriaco tenta di accolterrare un barista che per difendersi si ferisce ad una mano


I carabinieri di Cantiano, nel corso dei servizi di controllo del territorio disposti per il finesettimana dalla Compagnia di Fano, hanno arrestato M.A., 48enne già noto alla giustizia, con le accuse di minacce aggravate, lesioni personali aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione abusiva di arma bianca di genere proibito.
Nella serata di ieri il 48enne, in preda ai fumi dell’alcol, ha assunto un atteggiamento aggressivo e violento nei confronti del titolare del bar nel quale si trovava.
Ad un certo punto M.A. ha tirato fuori un coltello a serramanico, con lama di cm.13 circa, e dopo aver minacciato il barista ha cercato di colpirlo.
Il commerciante, nel tentativo di difendersi si è così ferito ad una mano, riportando lesioni da taglio poi giudicate guaribili in gg. 5 dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Cagli.
Sul posto sono subito intervenuti i militari della Stazione CC di Cantiano, avvertiti telefonicamente di quanto stava succedendo dallo stesso barista.
Alla vista dei militari il 48enne si è scagliato contro di loro cercando di aggredirli ma è stato bloccato ed arrestato al termine di una breve colluttazione. Il pericoloso coltello del quale era in possesso è stato sottoposto a sequestro, e per M.A. si sono aperte le camere di sicurezza del Comando Compagnia CC di Fano ove è stato rinchiuso in attesa del processo per direttissima.

A Cagli i militari della locale Stazione CC, nel corso di uno specifico servizio antidroga svolto in abiti borghesi, hanno individuato un pericoloso spacciatore che è stato così assicurato alla giustizia.
Infatti, i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà all’A.G. H.A., 20enne albanese già noto alla giustizia residente a Cagli, formalmente operaio, con le accuse di “spaccio di sostanze stupefacenti”.
L’albanese è stato sorpreso dai militari mentre cedeva un involucro, risultato poi contenere un grammo di cocaina, a G.A., 35enne operaio della zona, conosciuto dai militari per i suoi trascorsi penali.
Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro, per H.A. è scattata una denuncia alla Procura della Repubblica di Urbino.
L’albanese rischia ora una pena di almeno due anni e nei suoi confronti i militari, considerata la pericolosità sociale del soggetto ed il pericolo di reiterazione del reato, hanno richiesto alla Procura l’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere.
A carico dell’acquirente dello stupefacente, invece, è scattata una segnalazione alla Prefettura di Pesaro per l’applicazione delle sanzioni accessorie previste per i consumatori di sostanze stupefacenti, fra le quali la sospensione della validità della patente di guida e la sottoposizione a programma terapeutico riabilitativo.

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