venerdì 11 dicembre 2009
Centrale turbogas, un secco no da tutti i gruupi consiliari della Provincia
Non è tempo per le speculazioni politiche. Potrebbe essere questo il messaggio che emerge dal confronto dei capigruppo consiliari della Provincia di Pesaro e Urbino sullo scottante tema della Turbogas di Corinaldo. Infatti, tutti i sette gruppi si sono trovati sulla stessa lunghezza d’onda nel denunciare il grave danno a cui le Valli del Cesano e del Misa andrebbero incontro se il progetto divenisse realtà.
"Il 14 dicembre prossimo, la Conferenza dei Servizi si riunirà per dare il suo parere, occorre ribadire ancora una volta, seppure dubbi in merito non dovrebbero esserci, la netta contrarietà di tutto il Consiglio e la Giunta Provinciale e portare avanti una decisa opera di dissuasione".
Secondo Domenico Papi, capogruppo del PD: “il progetto, viste le sue dimensioni abnormi, non tiene conto delle peculiarità della nostra Provincia, caratterizzata da un equilibrio magico tra diversi elementi, naturali ed architettonici. Una centrale di queste dimensioni, con l’impatto che ne deriva, significherebbe snaturare la nostra più grande ricchezza”.
Parere fermo lo esprime anche Antonio Baldelli, capogruppo del PDL, il quale dichiara: ”Purtroppo il nostro entroterra da tempo è stato maltrattato con scelte gravemente dannose, basti pensare alla vicenda Agroter e all’autorizzazione regionale per una centrale a biomasse a Schiappe. Ora vogliono imporci anche una centrale turbogas, sito altamente inquinante”.
Secondo IDV, rappresentati da Papolini e Pascucci: ”La Regione ha individuato nel suo PEAR le direttrici anche per quanto riguarda le fonti di energia, si parla di piccole centrali a co-generazione e di impulso alle fonti rinnovabili. Il modello marchigiano è attento alla conservazione del valore paesaggistico, ambientale e alla qualità della vita, perdere questi valori significa rinunciare alla nostra marchigianità".
Anche la Lega con il Capogruppo Cancellieri condivide: ”noi della Lega siamo contrari ai no a priori, il bisogno di energia è un’esigenza da non sottovalutare; tuttavia, riteniamo che debbano essere i cittadini interessati a doversi esprimere e non è ammissibile che un progetto di tale portata, i cui beneficiari rappresentano un’area ben più vasta di quella interessata dall’impianto, vada avanti nonostante la ferma opposizione dei residenti. Si al fotovoltaico e ad impianti che mantengano il carico ambientale a livelli di sostenibilità”.
Per il Capogruppo di Sinistra e Socialismo Gaetano Vergari: ”L’impianto Turbogas di Corinaldo non va assolutamente realizzato in quanto in contrasto con il Piano Regionale; inoltre, non è possibile che la politica energetica venga operata da società private, attraverso allettanti proposte, che tentano le “povere” amministrazioni comunali. Occorre prendere decisioni in base a considerazioni complessive di carattere almeno regionale e naturalmente nazionale”.
Il Capogruppo di Rifondazione Renzo Savelli ribadisce: “La nostra Regione sta diventando sempre di più un punto di riferimento per il turismo nazionale ed internazionale, ciò è dovuto non solo al ricco patrimonio artistico e culturale che le marche possiedono, ma anche alla suggestione dei paesaggi marittimi, collinari e montani. Ogni intervento che viene operato su questo nostro territorio va valutato attentamente per non stravolgerlo, come sarebbe nel caso della malaugurata realizzazione della centrale di Corinaldo. Il problema dell’approvvigionamento energetico esiste, ma la giusta risposta consiste nel risparmio, nella realizzazione di piccole centrali, specie quelle di co-generazione, nel solare e dove possibile anche nell’eolico".
Anche Marcello Mei, Capogruppo UDC è categorico sulla sua posizione: ”Come UDC, siamo in linea con la decisione espressa dalla Regione e concordi con agli altri gruppi consiliari della Provincia; contrastiamo in pieno un modo di fare che non tenga conto del parere e delle esigenze dei cittadini".
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