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martedì 30 novembre 2010

San Lorenzo, Pdl: "Per il fotovoltaico l'Amministrazione individui le aree non idonee. Poco importa aver conquistato la Bandiera Verde"


Il PDL di San Lorenzo in Campo, da sempre in prima linea sul tema del fotovoltaico a terra, continua nella sua azione di monitoraggio attento e costante sul tema e, come già detto in precedenti comunicati, invita fortemente, ancora una volta, l’attuale Amministrazione di centro-sinistra a prendere una posizione forte e chiara sul punto in questione.

L’Amministrazione Di Francesco ha questa volta una occasione più unica che rara di dimostrare veramente la sua posizione in merito al fotovoltaico a terra, dato che il fenomeno potrebbe andare avanti ancora per circa un paio d’anni. La Deliberazione dell’Assemblea Legislativa delle Marche N. 13 del 30 Settembre 2010 permette infatti ai comuni la “trasposizione cartografica” dei siti “non idonei” all’installazione del fotovoltaico a terra, in base alle “linee guida” recentemente emanate dalla Regione Marche.Da un’attenta disamina del documento e degli allegati tecnici che ne sono parte integrante, appare evidente come le linee guida regionali sull’installazione del fotovoltaico a terra permettano ai Comuni una certa libertà d’azione e discrezionalità, per lo meno in alcuni, pochi per dir la verità, ma importantissimi punti delle linee guida.
Non vogliamo qui addentrarci in disquisizioni tecniche che tedierebbero il lettore, ma ai Comuni è data la possibilità di considerare aree non idonee al fotovoltaico tutte quelle che rientrano in “coni visuali” la cui immagine è storicizzata e identifica i luoghi, ovvero per essere chiari e concreti: se mi pongo in un qualsiasi punto del centro storico di San Lorenzo e delle frazioni, non devo poter vedere alcun impianto fotovoltaico sopra una certa potenza (chiaramente quelli ad uso domestico sono sempre salvaguardati).
Parimenti, se mi pongo in un punto da cui ho una immagine “classica” e storica del centro del paese, non devo poter vedere impianti.
Nelle linee guida regionali viene inoltra ribadita la norma transitoria dell’agosto di quest’anno, che estendeva l’esenzione da Valutazione di impatto ambientale per gli impianti fotovoltaici a terra di potenza inferiore ad un MW, costruiti su zona industriale, mentre per gli altri terreni si poneva il limite a 200kW.
La ratio della legge è quindi chiara: favorire gli impianti fotovoltaici a terra su terreni ad uso industriale e sfavorire quelli su terreno agricolo, come è giusto e logico che sia.
Sapete invece qual è quel documento che vieta espressamente l’installazione in zone industriali ed in tutte le altre, e permettere la realizzazione solo in quelle agricole??
Ovvio: l’oramai “epico” Regolamento comunale per l’installazione degli impianti fotovoltaici a terra, redatto e pubblicizzato dall’Assessore all’ambiente del nostro Comune.
Ci domandiamo allora come sia stato possibile, logicamente e razionalmente, scrivere un tal regolamento, che ogni giorno che passa perde pezzi e viene smentito a destra e a manca..
Tornando alle aree non idonee, facciamo notare come la norma sopra richiamata dei coni visuali, ma anche altre, hanno consentito a moltissimi altri comuni, a noi limitrofi, di adottare strumenti in recepimento delle nuove linee guida regionali, che tutelano in maniera molto forte il territorio, andando a delineare cartograficamente le aree “non idonee” al fotovoltaico a terra.

E San Lorenzo, in merito, cosa intende fare??
Auspichiamo che l’Amministrazione sia solerte nel prendere una posizione in merito e ne risponda alla cittadinanza, dove il malumore latente per lo scempio del nostro territorio sta salendo sempre di più.
Invitiamo quindi il Sindaco e l’Assessore competente ad attivarsi quanto prima in questo processo di individuazione delle aree non idonee, e di coinvolgere quanto più possibile da subito le minoranze in seno al consiglio comunale, così che si possa arrivare ad avere un documento condiviso nel più breve tempo possibile.
Speriamo che non si faccia come spesso è stato fatto, ovvero sottoporre alle minoranze documenti già fatti e confezionati, ma si possa avere una discussione ed un confronto i più ampli possibili, nell’interesse di tutti.

A poco conta aver “conquistato” la Bandiera Verde all’agricoltura, con motivazione la festa degli alberi, la valorizzazione della cipolla di Suasa e poco altro.. quando non si è capaci di aprire i propri occhi e vedere ciò che sta accadendo sul nostro territorio, soprattutto quello dedito proprio all’agricoltura.
Il territorio e la sua tutela non sono affare solo della attuale maggioranza, ma sono un bene che è di tutti i cittadini laurentini.

Il Coordinamento Locale e Circolo PDL Laurentino



Nella foto un nuovo impianto che sta sorgendo vicino al Valcesano Country Club

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