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lunedì 30 agosto 2010

Marotta e Mondolfo, Carlo Diotallevi: "Nella gestione turistica nessun cambiamento. Servono idee, investimenti e servizi"


La stagione turistica estiva deve ancora terminare ma l’andamento, in attesa dei dati ufficiali, fa già discutere.

“Facciamo fatica – esordisce il capogruppo consiliare della lista civica “Per cambiare”, Carlo Diotallevi – a condividere l’ottimismo dell’assessore al Turismo Sgammini. Commentando l’ormai celebre articolo nel quale si afferma che i pensionati statunitensi sceglierebbero le Marche per le proprie vacanze, ha dichiarato che Mondolfo e Marotta possono essere tra i luoghi più apprezzati dai turisti e che l’Amministrazione è molto ottimista, in attesa dei dati ufficiali, sulle presenze di questa stagione.
Non vogliamo fare gli uccelli del malaugurio ma la realtà degli ultimi anni non è rosea e crediamo molto difficile un’inversione di tendenza anche perché non c’è stato alcun cambiamento nella gestione della programmazione turistica.
In attesa dei dati della stagione in corso diamo un’occhiata a quelli diffusi dall’osservatorio regionale sul turismo (Iat) per il periodo 2001–2008. Sono impietosi. Marotta è passata da 83.227 presenze nel settore alberghiero nel 2001 a 34.590 presenze nel 2008. Gli arrivi da 9.943 a 5.205. Un tracollo.

Sgammini afferma inoltre che “il turismo familiare è un’asse portante del nostro turismo e che sono in tanti i genitori con i passeggini che si incontrano nella nostra riviera, dove trovano spazi adatti e tranquilli per i loro ragazzi”.
Non è così. Da decenni sentiamo dire dai nostri amministratori di voler puntare sul turismo familiare ma in realtà è stato solo un comodo alibi per non far nulla e gestire l’ordinaria amministrazione credendo che il flusso turistico di famiglie non sarebbe diminuito. Così non è stato e i dati non mentono”.

Che fare?

“Per il turismo familiare occorrono idee, investimenti e servizi che non ci sono. Come minimo realizzare marciapiedi e sottopassi pedonali per permettere ai genitori di poter fare una passeggiata con i passeggini, poi si dovrebbero creare spazi per l’intrattenimento con una serie di servizi.
I nostri amministratori piuttosto che fare scelte lungimiranti si sono preoccupati solo di mantenere il potere e le poltrone con una selvaggia e disomogenea cementificazione ottenuta attraverso la moltiplicazione di appartamenti e capannoni. Una politica miope che ha distolto risorse e rovinato l’armonia del territorio, con questi risultati.
Un plauso e un sincero ringraziamento va ad associazioni ed esercenti che, seppur nelle difficoltà economiche, anche quest’anno hanno organizzato grandi eventi, Tratta, Notte Bianca, Mondolfo Di-Vino, capaci di portare migliaia di persone nel nostro territorio; ma purtroppo non basta”.

Il nodo della questione per Diotallevi è che il Comune non ha mai fatto una scelta chiara sulle politiche da perseguire.

“Dobbiamo chiederci, turisticamente, chi siamo, cosa vogliamo “vendere” e a chi? Poi sarà necessaria una seria strategia turistica da elaborare con Provincia, Comuni della Valcesano, esercenti, associazioni culturali e di categoria magari con l’istituzione di una consulta del turismo.
Abbiamo avanzato proposte concrete con emendamenti al bilancio in modo da incentivare il turismo, anche avvalendosi di studi di professionisti per il marketing del territorio, ma la giunta li ha bocciati.
Da considerare poi il tema, per il quale ci battiamo da anni, delle scogliere la cui assenza ha causato danni incalcolabili agli operatori. Abbiamo ottenuto la Bandiera blu, bene, ma che ci facciamo se non abbiamo le spiagge dove piantarla?”

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