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mercoledì 24 marzo 2010

Papolini (IdV): "Non mi sorprende la decisione dell'Udc mondolfese di non appoggiare Spacca ma le motivazioni. E' il Pdl a dare segnali di tensione"


"Che l’UDC non incarni il mio modello di partito non è segreto, questo l’ho detto e scritto sul mio blog svariate volte, così come non è un segreto che sono una tra quelli che non ha digerito l’alleanza con il partito di Casini a livello regionale. Premesso ciò, ho letto con molta sorpresa l’articolo dell’UDC mondolfese, il quale si dissocia dalle scelte regionali (e non provinciali come si dice) di appoggiare la coalizione di Spacca. Non mi sorprende la decisione, ognuno è libero di fare le proprie scelte, soprattutto se a farle sono persone di provata serietà, quanto le motivazioni addotte.
Intanto definire l’attuale alleanza di centro-sinistra litigiosa, mi sembra paradossale, mai come in questa tornata si giunge alle elezioni con un programma ampio ed equilibrato tra le forze politiche. Se esaminiamo con occhio critico la situazione attuali dei partiti, forse è proprio il PDL a dare forti segnali di tensione e nervosismo, lo dimostrano dal livello nazionale a quello provinciale, a cui partecipo, una difficoltà a sostenere una morale a doppio peso, soprattutto legata alle continue farneticazioni di un Presidente del Consiglio che non passa giorno senza che ne combini una delle sue.
Parliamo di lavoro, non mi sembra che sulla crisi si siano aperti scenari nuovi, mentre altrove al di là degli ammortizzatori si è dato impulso a settori innovativi (ad esempio energie rinnovabili che in Germania garantiscono un lavoro a circa 750.000 dipendenti tra diretto e indotto) allo scopo di riassorbire personale fuoriuscito da settori tradizionali in crisi, da noi si aspetta e intanto si taglia l’istruzione; le Regioni hanno risposto con ammortizzatori diffusi, sacrificando buona parte dei fondi europei per investimenti futuri, ma il Governo centrale? Sta aspettando cosa? Non parliamo poi della gestione Bertolaso, opere di grande rilevanza che di fatto hanno limitato la concorrenza e pesato più del dovuto sulle tasche già spossate degli italiani.
Se per famiglia intendete la salvaguardia delle famiglie più bisognose, come io credo, sono dell’idea che il miglior aiuto non sia solo nel dare direttamente dei bonus, ma offrire dei servizi di buon livello a tutti, far sì che la scuola offra una buona educazione, che la sanità funzioni, che i trasporti funzionino e le utenze non siano troppo onerose. Non saremo il paese del Bengodi ma le Marche sono universalmente riconosciute come una delle Regione di miglior vivibilità del mondo, si deve far meglio ma non stravolgere il modello.
Detto ciò, spero che il mio contributo porti ad una riflessione, di sicuro la nostra convivenza non sarà facilissima, confido nella capacità di trovare dei punti di contatto sui quali lavorare proficuamente, soprattutto a livello locale".


Massimo Papolini, consigliere provinciale IDV

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