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martedì 11 agosto 2009

"Sulle nostre spiagge ci vogliono le ronde"


"Siamo alla vigilia dell’entrata in vigore del “decreto sicurezza” che regolamenta le cosiddette “ronde”. Questo strumento se adottato sarà di ausilio alle forze dell’ordine sul territorio, qualora se ne ravvisasse la necessità anche in Val Cesano. Condivido l’intervento di Maroni che ha sottolineato come non esistono ronde buone o cattive, esse o ci sono oppure no. Spetterà ai Sindaci verificare, secondo le modalità stabilite dal decreto, se sul territorio Comunale si avverta o meno la necessità di organizzare questo gruppo di cittadini che avranno il compito di segnalare, vigilando, eventuali ipotesi di reato o situazioni di rischio sociale.
Segnaleranno tutto alle forze dell’ordine. Mi pare che non sia altro che la regolamentazione di un dovere di ogni cittadino, ovvero quello di informare le forze dell’ordine rispetto a quanto di illegale c’è nel territorio.
In val Cesano non siamo a livelli di insicurezza tali da ravvisare la necessità delle “ronde”, grazie all’opera meritoria delle forze dell’ordine, ma non può esistere una contrarietà preventiva ed ideologica allo strumento adottato dal pacchetto sicurezza.
In altri ambiti territoriali il senso di insicurezza è tale da rendere necessario applicare questa nuova normativa, nel nostro territorio mi pare che al momento non sia così. Viviamo in un contesto tutto sommato pacifico, in cui ad esempio la micro criminalità (borseggi o scippi) è limitata anche per il fatto che i nostri centri abitati sono piccoli. Ma provate a circolare in metropolitana o in treno, o a camminare nelle grandi città. Ad esempio un gruppo di cittadini che tiene “d’occhio” la metropolitana aumenterebbe il livello di sicurezza, pronto ad avvisare le forze dell’ordine in caso di bisogno.
Però non sarebbe sbagliato pensare all’ausilio delle “ronde” nelle nostre spiagge, invase dai cosiddetti “vu cumprà” – con grave danno all’erario e al made in Italy- o da massaggiatrici improvvisate. Non è tanto questione di fastidio durante la tintarella, ma è questione di ripristinare la legalità. Sarebbe opportuno che commercianti regolari avessero spazi idonei per un mercatino e che in spiaggia regnasse il decoro e il rispetto delle regole.
Il calo dei reati, in media dell’8% sul territorio Nazionale, è il segno che una maggiore presenza delle forze dell’ordine e dell’esercito abbiano contribuito ad arginare un problema sociale. Me è necessario fare di più e anche le ronde possono contribuire. Sull’esempio adottato a Modena e altre città in cui associazioni civiche si sono occupate di contribuire al risanamento del decoro civico e al presidio del territorio".

Moris Stortoni
Coordinatore de “il Popolo della Libertà” Mondavio

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