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martedì 23 giugno 2009

Tra la Confesercenti di Fano e il Sindaco di Mondolfo Cavallo ancora scintille


Il botta e risposta tra il sindaco di Mondolfo Pietro Cavallo e la Confesercenti di Fano continua.
"Dispiace leggere – esordiscono Valter Panaroni e Ilva Sartini, presidente e segretaria della Confesercenti – il tono forte con il quale il sindaco di Mondolfo Pietro Cavallo risponde alle osservazioni di Confesercenti sull’andamento della stagione turistica a Marotta e, in particolare, sulle questioni delle scogliere e del decoro urbano. Dispiace soprattutto perché non era nostra intenzione ‘sputare sentenze’, come dice il sindaco, ma semplicemente farci portavoce – questo è il compito di un’associazione di categoria - delle istanze degli operatori
. In tal senso, il nostro intervento basterebbe da solo a respingere le critiche di latitanza e di scarsa partecipazione ai problemi di Marotta che il sindaco Cavallo ingiustamente ci imputa. Oltre a questo, però, ricordiamo al sindaco di aver sempre partecipato in questi anni agli incontri e ai tavoli di discussione convocati dal Comune su commercio, turismo e questioni riguardanti il territorio, e di aver collaborato attivamente anche al progetto Agenda 21, al quale abbiamo dedicato diverse giornate di lavoro e che sarebbe auspicabile diventasse operativo.

Sulle scogliere: sappiamo bene che progettazione e realizzazione dell’intervento sono di competenza della Regione. E’ ovvio però che il nostro referente è il sindaco, che è la massima autorità a livello locale e certamente non resta indifferente a ciò che gli altri Enti realizzano sul territorio. Tanto più che lo stesso Cavallo aveva accolto positivamente, anche con interventi sulla stampa, l’inizio dei lavori, che anche per noi sono importanti in quanto un inizio, ma ci paiono del tutto parziali. Il nostro obbiettivo, comunque, non è far polemica: siamo pronti, infatti, ad avviare un’iniziativa congiunta con il Comune di Mondolfo, per sensibilizzare la Regione Marche sulla questione scogliere, fondamentale per il futuro di Marotta.

E’ stata una nostra disattenzione, infine, imputare al sindaco Cavallo i ritardi nei lavori di ristrutturazione della font ana in via Faà di Bruno che competono, invece, al Comune di Fano, al quale ovviamente giriamo l’osservazione. Il lapsus, però, è indicativo di come operatori, cittadini e associazioni percepiscano l’area: non divisa a compartimenti stagni, bensì come una sola realtà territoriale con problemi e risorse condivise e condivisibili e con interventi, piani strategici e di programmazione turistica che dovrebbero essere unitari o per lo meno capaci di integrarsi e valorizzarsi a vicenda. Anche su di un auspicato progetto complessivo ed unitario siamo pronti a dare il nostro contributo e la nostra collaborazione, nel momento in cui gli Enti pubblici se ne facesse promotori".

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