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venerdì 6 marzo 2009

San Lorenzo, Sabatini “Non è questo il modo di far politica”


“Non è questo il modo di far politica”. Il vice Sindaco e componente del direttivo del Pd locale, Lorenzo Sabatini, fa un’analisi approfondita dei rapporti burrascosi all’interno del partito.
“Una parte del Pd continua con convinzione e coerenza a collaborare con l’Amministrazione. Tutte le scelte affrontate sono state discusse coinvolgendo giunta, consiglio e partiti che sostengono questa maggioranza. Mai nessuno ha dettato imposizioni. Si è accusato più volte il Sindaco e alcuni esponenti di maggioranza di aver contribuito ad aumentare lo scontro e la rottura all’interno del Pd, le cose non stanno così. I problemi nascono dal passato, da dissidi interni ai vecchi partiti che hanno costituito il Pd. Si è lavorato per dar vita a un cambiamento. Ciò non si è verificato e come dovrebbero fare altri me ne assumo le responsabilità ma sottostare a chi predilige logiche di partito che mal si adattano alla società civile non è facile. Si è arrivati ad accusare il Sindaco di provare più simpatia per le forze indipendenti; quel Sindaco, peraltro tesserato del Pd, credo abbia solo cercato di trovare fiducia nella forza di chi lo ha sempre sostenuto nel rispetto del confronto. Un documento va discusso e scritto insieme, quello sottoposto al Sindaco e affisso in una bacheca del Pd è stato solo la presa di posizione di alcuni che volevano imporre le proprie regole. Si mettono omissis, i cittadini devono sapere che tra quelle parole omesse si manifestava la volontà di garantirsi numeri e poltrone, senza considerare né alleanze con altri partiti né la volontà dei votanti”.
Sabatini poi prende in esame il progetto dell’ex mattatoio.
“Ho sentito tanti riempirsi la bocca di belle parole. La verità è che come avevano chiesto i partiti di maggioranza si sta lavorando su un progetto di riqualificazione che mediante la possibilità di reperire fondi pubblici punta alla ristrutturazione dello stabile per spostarci la biblioteca, soluzione che risolverebbe anche alcuni problemi della scuola materna, e ricavare spazi per attività sociali”.

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