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domenica 1 marzo 2009

Pergola, sulla cava del Bifolco interviene il Ministero. Intanto 7 consiglieri firmano la sfiducia al Sindaco Borri


Sabato mattina è stata presentata una mozione di sfiducia firmata da sette consiglieri comunali: Dario Conti, Francesco Baldelli, Luigi Marasco, Paolo Binotti, Lucia Zanchini, Armando Roia, Marzio Donnini.
Lo scontro è stato provocato ancora una volta dai lavori in viale Martiri della Libertà.
La settimana scorsa Roia, Binotti, Dario Conti e Peverieri avevano criticato l'assessore ai lavori pubblici Serena Biagini, il sindaco Borri e la giunta in quanto l'intervento era stato deciso senza che passasse in consiglio comunale e per il ritiro della delega alla Comunità Montana. Era stata poi presentata una mozione che rimetteva tutto in discussione e sosteneva l'errore della giunta aveva sbagliato tutto. La mozione era stata approvata con 10 voti favorevoli.

Roia ha chiesto di sapere il nome di chi si era permesso di scavalcare il consiglio comunale richiedendo alla Comunità Montana la restituzione della delega.

La risposta del sindaco "Stiamo verificando tutte le procedure, poi comunicheremo le nostre decisioni" non ha convinto il consigliere. Si è aperta così una nuova e forte contestazione alla Giunta da parte dello stesso Roia, di Binotti e Baldelli.
Si è arrivati all'uscita dall'aula di nove dei dieci consiglieri che hanno votato la mozione di sabato scorso, alla chiusura dell'assise per mancanza del numero legale e alla presentazione della mozione di sfiducia che dovrà essere portata in consiglio entro marzo.


Intanto venerdì sera si è tenuta l'assemblea organizzata dal Comitato contro la cava del Bifolco.
I nemici di chi si oppone alla cava sono in Provincia - è stato ribadito - e per questo il comitato continua a chiedere ai consiglieri provinciali pergolesi di lavorare per il bene dei cittadini che li hanno eletti.
Un invito rivolto soprattutto all'assessore Graziano Ilari, anche in considerazione, come ha sottolineato il presidente del comitato Buratti, che in Provincia stanno accadendo cose inquietanti. "Alcuni politici furbastri stanno cercando di far passare la tesi che i danni al porto di Pesaro sono causati dai cittadini dell'entroterra che non vogliono le cave. Chiederemo all'assessore Ilari di far sentire la propria voce per sostenere le nostre ragioni".
L'avvocato Raffaela Mazzi ha comunicato che il Ministero dell'ambiente ha chiesto informazioni alla Provincia in merito alla documentazione presentata dal comitato e dal Comune e sulle interferenze sui pozzi di escavazione. "Nel frattempo la Provincia ha chiesto il parere del Comune in vista della conferenza dei servizi. Noi riteniamo fondamentale il parere del sindaco nella conferenza".
Borri ha spiegato che non è il parere del sindaco alla conferenza che rafforza la contrarietà alla cava, ma è il parere tecnico che non dà il sindaco.

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