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martedì 20 luglio 2010

Prostituzione, arrestata maitresse colombiana





I Carabinieri della Stazione di Marotta, negli ultimi giorni, hanno eseguito una serie di verifiche a tappeto in molti appartamenti situati lungo la costa nella zona ubicata tra Metaurilia, Torrette, ma anche nell’immediata periferia di Fano, individuando ed ispezionando due case d’appuntamento ove agivano oltre una decina di prostitute di nazionalità sudamericana (Colombia e Brasile), a seguito di indagini condotte dopo la scoperta di un altro giro di prostituzione, quello che ha portato all’arresto di sette persone, per associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, nella sola zona di Fano.

L’operazione dei carabinieri della Stazione CC di Marotta ha portato a galla un giro di prostituzione che avveniva in appartamenti di Fano, Jesi (AN) e Rimini, tutti nella disponibilità di G.E.B. 53enne prostituta colombiana residente a Fano, che sfruttava una decina di connazionali, le quali incassavano la somma media di circa 70 euro a prestazione sessuale.
Fra i clienti delle donne che venivano sfruttate: pensionati, operai, impiegati, artigiani e commercianti, ma anche liberi professionisti.
Le prostitute, con un bliz scattato nella prima mattinata di venerdì della settimana scorsa, sono tutte state sottoposte alle operazioni di identificazione mediante il foto segnalamento presso gli uffici del Nucleo Operativo della Compagnia CC di Fano.

Nel corso delle operazioni di polizia, i militari della Stazione CC di Marotta hanno preso in esame la posizione dei proprietari degli appartamenti, ma soprattutto di G.E.B., che aveva la disponibilità degli stessi appartamenti nei quali ospitava e dava ogni assistenza alle prostitute che gestiva.

Per la 53enne sono scattate le manette con le accuse di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione nonché di favoreggiamento dell’ingresso di clandestini nel territorio nazionale.
La donna è stata quindi rinchiusa nel carcere di Pesaro a disposizione dell’A.G..
Sino ad ora, nel corso delle indagini condotte dai CC di Marotta sono dodici le persone denunciate all’A.G., quasi tutte proprietarie degli appartamenti dove le donne si prostituivano, che devono rispondere della grave accusa di favoreggiamento della prostituzione.

In cinque casi, gli indizi erano risultati talmente gravi a carico dei proprietari degli appartamenti, che i militari avevano dovuto procedere a sequestrare cinque appartamenti del valore complessivo di oltre un milione e duecentomila euro.
Molto probabilmente gli appartamenti in argomento saranno poi confiscati.
Al vaglio degli inquirenti la documentazione rinvenuta negli appartamenti, costituita da agende, appunti, numeri telefonici di clienti che chiamavano le prostitute, anche relative ai pagamenti eseguiti in favore dei proprietari degli appartamenti della prostituzione.

Le indagini, intanto, proseguono e non si escludono nuovi importanti sviluppi.

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